3 maggio 2011

Il Mare in galleria


Sul sedile di una carrozza di un treno superveloce se ne sta seduto un ragazzo.
Guarda fuori il paesaggio che cambia di continuo.

Guarda il mare e il naufragarci del sole.


Ogni qualvolta il treno entra in galleria un colpo d’aria tappa le orecchie a tutti i passeggeri. Automatico un sorriso si dipinge sul volto del ragazzo. I viaggiatori che gli sono più vicini lo guardano attoniti. Pensano a cosa ci possa essere di tanto divertente in un treno che entra in una galleria.
Fastidioso e nulla per cui valga la pena sorridere. Si rattristano invece per il fatto che, all’uscita del tunnel, il sole potrebbe essere già stato inghiottito dal mare. Si perderebbero quel fantastico momento.


Ma se poteste anche voi guardare quel giovane seduto sul sedile di una carrozza di un treno superveloce vi accorgereste che, malgrado guardi fuori dal finestrino, quel ragazzo non può vedere nulla.
Lui è cieco.


I suoi occhi non vedono ma la sua mente compensa la cecità.
Ogni qualvolta il treno entra in galleria tutti i viaggiatori sono assorbiti dall’oscurità.
Il ragazzo cieco si sente finalmente come tutti gli altri e allora sorride perché ha un segreto.

Lui solo continua a vedere il mare anche nell’oscurità della galleria.





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